“Leggere e far leggere una necessità”

Giuliana Facchini incontra le classi seconde della scuola secondaria

Leggere e far leggere una necessità”. Questa la dedica scritta da Giuliana Facchini, autrice del libro “Borders”, su una copia del suo libro ed è proprio questa consapevolezza che ha spinto le docenti della Scuola secondaria di primo grado con la collaborazione della libreria “La soffitta senza tetto”, ad organizzare l’incontro mercoledì 24 aprile 2024, presso l’Aula Magna di via Amalfi, degli alunni delle classi seconde, con l’autrice.
Tale evento, in linea con la Progettazione del PTOF, si inserisce in un percorso di lettura avviato fin dall’inizio dell’anno scolastico allo scopo di motivare i ragazzi al piacere di leggere, suscitando in loro entusiasmo, curiosità e amore per i libri e di sensibilizzarli al tema dell’ambiente.
E’ stato un incontro interessante, coinvolgente, ricco di scambi, interventi, spunti e tante emozioni.
Protagonisti sono stati i ragazzi che hanno dialogato con l’autrice, le hanno posto tante domande, le hanno presentato le loro riflessioni, i loro disegni, i cartelloni realizzati dopo aver letto in classe il libro. A conclusione dell’incontro l’autrice è stata intervistata nel Laboratorio Atelier Creativi.
La lettura di Borders ha fornito ai ragazzi tanti spunti di riflessione non solo sul tema dell’ambiente, ma anche sul concetto di libertà, cultura, rispetto per gli altri.
“Io voglio vivere in un posto dove posso essere libera, dove non ci siano disuguaglianze, dove chi comanda lo fa per il bene di tutti”. “Pensi che ci sia un posto così?”. “Olmo diceva che sta a noi crearlo”.
Proprio queste parole pronunciate da Lindgren nell’ultimo capitolo, ci fanno riflettere e ci ricordano che la tecnologia e lo sviluppo devono convivere con il rispetto della natura. Ci invitano a sperare in un futuro dove il sapere del passato e il progresso tecnologico si fondono per migliorare la vita di tutti, in un mondo sicuro, sostenibile e senza disuguaglianze. Dipende solo da noi.
Questo l’auspicio con cui i ragazzi hanno salutato Giuliana Facchini e ringraziato “La soffitta senza tetto” nella persona di Leondina Latrofa, per il paziente lavoro organizzativo.

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